Ginette Paris rilegge il mito della Dea dell’amore indicando la via che riconduce verso il mondo interiore, i bisogni profondi, le risorse sopite. Verso il “rapimento” dell’essere vivi e gioiosi. Afrodite “dai begli occhi” ci mostra così una sessualità che è iniziazione a stati di coscienza, esperienza che va dall’amore sensuale alla bellezza, e dalla bellezza all’estasi.